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Lavori di ristrutturaione

Di seguito una raccolta di articoli con le ultime novità dal mondo della ristrutturazione con consigli e guide per ottimizzare al meglio il tuo ambiente domestico e non solo.

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Nomisma, nell’ultimo anno quasi il 40% ha ristrutturato o migliorato casa

Secondo l’analisi della società, la propensione a questi lavori per il prossimo anno, si “raffredda” notevolmente e solo l’11% dichiara di voler investire in tali interventi. Gli italiani (6 su 10) restano prevalentemente insoddisfatti dei i propri consumi energetici

di Laura Dominici

Negli ultimi 12 mesi il 37% delle famiglie italiane ha effettuato un intervento di ristrutturazione o di miglioramento dell’abitazione di residenza, ma la propensione a questi lavori per il prossimo anno si “raffredda” notevolmente e solo l’11% dichiara di voler investire in tali interventi, che subiranno anche incrementi di costi. È emerso dalla ricerca “Bonus fiscali e riqualificazione edilizia – La propensione delle famiglie italiane al rinnovamento e alla ristrutturazione della casa” curata da Nomisma e presentata in occasione dell’Assemblea Nazionale Angaisa (l’Associazione nazionale commerciali articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno).

L’identikit della casa

Lo studio della società di consulenza è partito dall’identikit della casa in cui vivono gli italiani: 5 persone su 10 risiedono in un condominio con 5 o più unità immobiliari e 3 su 10 occupano una casa singola. Guardando alle dimensioni dell’appartamento, emerge che 1 su 2 vive in abitazioni tra i 70 e i 109 metri quadri. «Gli italiani sono prevalentemente insoddisfatti rispetto ai propri consumi energetici (6 su 10)», rileva la ricerca, spiegando che questa necessità di cambiamento è stata una delle motivazioni nella scelta di realizzare degli interventi di efficientamento. Al secondo posto nella classifica delle insoddisfazioni compaiono il verde e l’irrigazione (49%), la conservazione e la manutenzione generale dell’edificio (48%) e i rivestimenti (44%), mentre a Roma l’insoddisfazione raggiunge il 51 per cento.

Nelle grandi città, Roma e Milano in primis, la soddisfazione per quanto riguarda le camere occupate si fa più contenuta (64% versus 72 per cento). Dal sondaggio emerge, inoltre, come gli affittuari appaiano sempre maggiormente insoddisfatti rispetto ai proprietari. Le motivazioni degli interventi. Quasi 4 italiani su 10 (37%) negli ultimi 12 mesi hanno avviato interventi di miglioramento e o ristrutturazione di un’abitazione, sia essa principale o secondaria. Nel Nord Ovest è il 37% dei rispondenti a dichiarare di aver avviato i lavori; nel Nord Est il 36 per cento. Più alta la percentuale a livello italiano al Centro (40%) mentre al Sud i “sì” sono al 33 per cento.

Gli interventi di ristrutturazione o di miglioramento sono stati svolti prevalentemente all’interno di un’abitazione in un condominio con 5 o più unità immobiliare (54 per cento). A seguire, all’interno di una casa singola (39 per cento). Solo per l’8%, gli interventi hanno riguardato le parti comuni condominiali.
Dallo studio Nomisma è emerso come il 64% dei proprietari che hanno effettuato gli interventi si siano orientati su quelli di natura strutturale (quasi la metà, 49%, per il miglioramento termico dell’edificio e il 30% per le strutture opache della facciata o dei balconi). Il 62% ha eseguito interventi relativi a sanitari e rubinetteria; al terzo posto (61%) l'efficientamento energetico, in particolare la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (40%), di climatizzazione estiva (32%) e l'installazione di pannelli solari/impianti fotovoltaici (22%). Il 43% dei rispondenti ha indicato l’effettuazione di lavori relativi agli impianti di condizionamento.
La principale motivazione che ha spinto l’attivazione, da parte di proprietari e affittuari dei professionisti in campo edilizio e idrotermosanitario, è stata, per una persona su due, la volontà di migliorare il comfort abitativo, guidata in particolare dagli incentivi statali. Al secondo posto, la riduzione dei consumi energetici (48%), al terzo, la non rimandabilità degli interventi (36%) e in ultimo (30%) la volontà di sfruttare gli incentivi statali.

I costi medi e il peso degli incentivi

Per i soli interventi di efficientamento energetico il costo medio ammonta, secondo l’analisi, a circa 5.500 euro, che diventano 13.800 se si aggiungono anche gli interventi strutturali, miglioramento termico dell’edificio e rifacimento dei balconi e altre opere come il trattamento delle acque e i sistemi antincendio. Gli interventi su sanitari e rubinetteria presentano invece un investimento medio di 4.600 euro.

Fonte // www.ilsole24ore.com

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Gli arredi quando si ristruttura casa

I mobili sono per loro natura gli elementi più facili da gestire ma spesso accade che un pezzo passi di padre in figlio, con chiaro valore affettivo, e ad esso non si voglia rinunciare.

Se allora sappiamo già che una vecchia e capiente credenza verrà ad abitare con noi o che ci seguirà pure il vecchio pianoforte che nessuno suona più, non pensare per tempo dove posizionarli può rappresentare un problema.

Infatti i mobili d’epoca oltre a essere belli e ad avere un valore sono pure di dimensioni generose e ci si può trovare nella situazione in cui si è obbligati a metterli là dove materialmente entrano. Si ha così che vengano nascosti alla vista e vadano a coprire prese elettriche o applique con conseguenti disagi. Pensare per tempo ad essi vuol dire invece realizzare nicchie o pareti adeguatamente proporzionate per accoglierli e metterne in giusto risalto l’importanza, pensando magari a predisporre un punto luce che possa illuminarli bene e valorizzarli.

 
 

Fonte // www.idealista.it

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Ristrutturare con metodo finiture e rivestimenti alle pareti

Tra i lavori che interessano la ristrutturazione la finitura delle pareti è quello che solitamente viene più tralasciato, convinti che si possa decidere all’ultimo minuto e avere ciò che più piace. Ovviamente non è sempre così, poiché per applicare determinate finiture bisogna predisporre in modo specifico il sottofondo.

Bisogna pure sapere che se si vuole rivestire una parete in pietra o con altri materiali è inutile rifinirla per predisporla alla coloritura. Quindi, decidendolo per tempo, si evita di affrontare una spesa superflua. Allo stesso modo, se si intende rifinire una superficie con pitture decorative, materiche, ma si teme che i costi lievitino, parlandone con il proprio indoratore si potrebbe rimanere piacevolmente sorpresi.

Quando si fanno i lavori in un appartamento datato ci si confronta spesso con pareti che nel corso degli anni sono state più volte rinfrescate con pitture di natura diversa o su cui addirittura sono state attaccate carte da parati con colle che ancora persistono sulla superficie.

Per rendere tali pareti robuste, piane e pronte a ricevere il colore bisogna intervenire con delle procedure che hanno un costo. Ciò non accade sulle nuove pareti che, se opportunamente realizzate, possono essere decorate in modo più fantasioso e artistico con una spesa uguale o inferiore ad un trattamento standard. Se desiderate quindi avere delle pareti “speciali” non demordete prima di avere consultato un applicatore professionista che, valutando parete per parete, riuscirà ad accontentarvi rispettando il budget.

 
 

Fonte // www.idealista.it

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Ristrutturare per migliorare l‘illuminazione della casa

Illuminare bene casa significa non solo renderla più bella, ma anche aumentarne la sensazione di benessere che si prova a viverci. Significa pensare agli spazi stabilendo dove collocheremo i lampadari, dove i faretti, le applique, le luci di accento o di atmosfera, ecc.

Ad esempio, se desiderate illuminare la zona divani e Tv con faretti incassati nel controsoffitto non basterà lasciare un punto luce da qualche parte a tetto, ma bisognerà impostare la struttura del controsoffitto stesso perché i traversi non impediscano il posizionamento dei faretti secondo lo schema e le distanze desiderate.

Se invece si vogliono realizzare dei tagli di luce con strisce a Led colorate oltre a fare i conti con la struttura del controsoffitto dovremo disporre di un punto di accesso per inserire, ed eventualmente sostituire, il trasformatore o eventuali altri apparati. Inconvenienti di tale natura potrebbero portare alla realizzazione di uno spazio diverso da quello immaginato, ossia meno bello e personale.

Anche qui, dunque, bisogna giocare d’anticipo e fare delle lunghe conversazioni in cantiere con l’elettricista prima che vengano realizzate le finiture a pareti e soffitto o che si realizzino i controsoffitti.

 
 

Fonte // www.idealista.it

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Una ristrutturazione a regola d’arte passa anche delle finiture e dai rivestimenti alle pareti

Tra i lavori che interessano la ristrutturazione la finitura delle pareti è quello che solitamente viene più tralasciato, convinti che si possa decidere all’ultimo minuto e avere ciò che più piace. Ovviamente non è sempre così, poiché per applicare determinate finiture bisogna predisporre in modo specifico il sottofondo.

Bisogna pure sapere che se si vuole rivestire una parete in pietra o con altri materiali è inutile rifinirla per predisporla alla coloritura. Quindi, decidendolo per tempo, si evita di affrontare una spesa superflua. Allo stesso modo, se si intende rifinire una superficie con pitture decorative, materiche, ma si teme che i costi lievitino, parlandone con il proprio indoratore si potrebbe rimanere piacevolmente sorpresi.

Quando si fanno i lavori in un appartamento datato ci si confronta spesso con pareti che nel corso degli anni sono state più volte rinfrescate con pitture di natura diversa o su cui addirittura sono state attaccate carte da parati con colle che ancora persistono sulla superficie.

Per rendere tali pareti robuste, piane e pronte a ricevere il colore bisogna intervenire con delle procedure che hanno un costo. Ciò non accade sulle nuove pareti che, se opportunamente realizzate, possono essere decorate in modo più fantasioso e artistico con una spesa uguale o inferiore ad un trattamento standard. Se desiderate quindi avere delle pareti “speciali” non demordete prima di avere consultato un applicatore professionista che, valutando parete per parete, riuscirà ad accontentarvi rispettando il budget.

 

Fonte // www.idealista.it

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La ristrutturazione della casa fondamentale: il pavimento

Il pavimento è “la scelta fondamentale” della ristrutturazione perché da questa scaturiscono atmosfera e stile dell’appartamento. Anche qui le opzioni abbondano: cementine, marmo, parquet, gres porcellanato, resina, ecc. Eppure anche per il pavimento non è semplicemente una questione di gusto e si potrebbe essere costretti a fare una scelta di ripiego se non si ricorre a tempestivi accorgimenti.

Il pavimento va posato su un sottofondo che può avere caratteristiche fisiche differenti a seconda del pavimento che si è acquistato. Inoltre ci appare chiaro, ma spesso solo quando è troppo tardi, che se la resina decorativa è una pellicola spessa 1-3 mm, le cementine normalmente 20 mm e nel caso del marmo anche 30 mm, mentre una comune piastrella ha lo spessore di 7-9 mm e se la ditta presente in cantiere non riceve indicazioni per tempo preparerà il sottofondo per quest’ultima opzione.

 

Fonte // www.idealista.it

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Ristrutturare casa: la cucina, la stanza per molti più amata

Anche per la stanza per molti più amata non bisogna dare nulla per
scontato. Le brutte sorprese arrivano quando si va dal rivenditore certi di uscirne con la cucina dei sogni e scoprire che avremmo potuto averla, ma solo se avessimo tenuto conto preventivamente di alcune considerazioni.

In cucina abbiamo un’importante concentrazione di impianti e non è sufficiente aver predisposto una conduttura idrica con scarico e un paio di prese elettriche per assemblare le parti a nostro piacimento.

La cosa giusta da fare è quindi recarsi con la pianta dei locali presso il rivenditore prima che idraulico ed elettricista entrino in cucina e tornare a casa con uno schema degli impianti da predisporre.

Questo è ancora più vero se si vuole realizzare una cucina a isola o penisola: in tal caso gas, luce e acqua dovranno passare sotto il pavimento ed emergere nel punto esatto in cui servono.

 
 

Fonte // www.idealista.it

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Idee per ristrutturare casa, l’impianto di riscaldamento

Tra le tante cose che si danno per scontate c’è che la casa sarà riscaldata, ma raramente si pensa come. Riscaldare un ambiente vuol dire innanzitutto fare una scelta tecnologica di cui bisogna valutare la fattibilità ma anche l’effetto che avrà sull’aspetto finale dell’intera abitazione.

Se infatti si opta per un impianto radiante a pavimento dobbiamo essere certi che la differenza di quota tra la soletta e il piano di calpestio finale sia tale da consentire la posa dei pannelli radianti e di uno strato adeguato di massetto soprastante (circa 7 cm) che garantisca la buona resa e funzionalità di tutto l’impianto.

Anche il più classico sistema di riscaldamento a piastre a parete necessita di essere pianificato accuratamente: i radiatori infatti copriranno porzioni di pareti su cui non sarà possibile accostare mobili e non potranno essere posizionati (a meno di particolari accorgimenti) su pareti al cui interno alloggeranno porte scorrevoli.

Se invece si desidera un impianto di climatizzazione aereo, del tipo canalizzato a vista, stile loft industriale, oppure celato all’interno della controsoffittatura, si dovranno fare le opportune valutazioni. Innanzitutto bisogna capire se l’altezza del soffitto consente di ancorarvi le condutture, soprattutto in presenza di travi che comportano un abbassamento di quota.

I canali di aerazione devono raggiungere tutti gli ambienti, anche quelli più piccoli, e il risultato potrebbe essere ben lungi dalle bellissime immagini che spopolano nelle riviste di settore. La soluzione può arrivare realizzando una controsoffittatura che, assecondando i cambiamenti di quota obbligati, possa anche risolvere esteticamente gli ambienti. Ricordate però che sotto determinate altezze il soffitto non può scendere.

 

Fonte // www.idealista.it

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Come realizzare un progetto architettonico

L’architetto statunitense Peter Stewart ha presentato alcuni suggerimenti per realizzare un buon progetto architettonico. Già nel 2002, nel saggio “Design Review”, aveva segnalato tre principi: fermezza, utilità e coerenza. 

Ma a questi se ne aggiungono altri:

  • fermezza – la capacità di un’opera architettonia di essere durevole e ben realizzata
  • utilità – la coerenza dela struttura con lo scopo per cui è stata progettata
  • delizia – si riferisce all’aspetto estico, perché qualsiasi opera deve essere piacevole alla vista.
  • ordine- si manifesta attraverso la simmetria e l’equilibrio e rende la forma intelligibile e coerente il progetto.
  • chiarezza nell’organizzazione
  • espressione e rappresentazione – è utile per sapere quale sia lo scopo in un preciso paese o città
  • adeguatezza ambizione architettonica
  • integrità e onestà
  • linguaggio architettonico
  • conformità e contrasto
  • orientamento, prospettiva e aspetto
  • dettagli e materiali
  • struttura, sevizi ambientali e consumi energetici
  • flessibilità e adattabilità
  • sostenibilità

Fonte // www.idealista.it

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Ristrutturare casa da soli: il fai da te può essere molto pericoloso

Forse non lo sai, ma sono più di 300.000 le persone che ogni anno si rivolgono ad un Pronto Soccorso perché si sono infortunate, in modo più o meno grave, mentre svolgevano dei lavori di bricolage o erano impegnate in una ristrutturazione di casa fai da te.

Ristrutturare casa da soli, a meno che non si sia dei veri esperti, può nascondere delle insidie anche mortali….ecco per te un piccolo elenco di cosa potrebbe capitarti se decidessi di ristrutturare casa da solo.

Cadute – cadere da una sedia o da una scala traballante, con la possibilità di rompersi qualche osso, è uno degli incidenti più probabili che ti possono capitare se decidi di avventurarti nella riverniciatura di pareti e soffitti. Se poi proprio insisti a volerti imbarcare in questa impresa fammi almeno il favore di farti aiutare da un amico o di usare uno straccio di imbracatura.

Attrezzi in cattive condizioni – spero che non serva ricordarti che trapani, motoseghe, saldatrici e compagnia bella sono attrezzi che bisogna saper usare se non si vuole rimanere con un dito in meno o tre ombelichi….poi, se non sono state nemmeno tenute in buone condizioni, aggiungici anche rischi di scosse elettriche, scoppi ed esplosioni…. vedi un po’ tu come regolarti….

Attrezzi usati impropriamente – stai ristrutturando casa da solo e, visto che non sei esperto, ti sei dimenticato il martello per piantare quell’ultimo maledetto chiodo… Ti accendi una sigaretta, afferri la bomboletta di vernice spray che hai sottomano….ed ecco qui la tragedia: la bomboletta di vernice spray è sotto pressione e come la sbatterai sul chiodo ti esploderà in faccia…..in più la vernice è infiammabile e ti ustionerai…. inizi a capire di cosa stiamo parlando???

Mancanza di abbigliamento antinfortunistico – ristrutturare casa da soli non è come andare al mare o al supermercato e la foto della super-mamma che si rifa’ il bagno in minigonna e tacchi a spillo, mi spiace dirtelo, è finta. Se proprio insisti a volerti ristrutturare casa da solo mettiti in testa che devi proteggerti: occhiali (una scheggia in un occhio è il meno che possa capitare), guanti (immagino che non vedi l’ora di tagliarti con un bel cacciavite arrugginito), scarpe antiscivolo, un casco e una mascherina sono cose di cui non potrai fare a meno. Scherzi a parte, sono veramente importanti.

Tenere lontani bambini e animali – credo che non ci sia bisogno di ricordarti che bambini e animali non si devono aggirare nel cantiere che hai in mente di improvvisare. Qualsiasi cantiere, per sua natura, è un ambiente pericoloso…..pensa se il tuo gattino volesse assaggiare la vernice che ti si è appena rovesciata o che tuo figlio si mettesse a giocare con i cavi dell’impianto elettrico che hai deciso di rifare da solo…..

Attento a non intossicarti – vernici, solventi, malte, colle sono tutte sostanze tossiche, irritanti e che possono causare reazioni allergiche…. leggi bene prima le etichette di quello che andrai a maneggiare e, per carità, fa’ quello che ti dicono…..

Folgorazioni – sei un impiegato, ti è venuta l’idea di ristrutturare casa in economia e di rifare da solo proprio l’impianto elettrico…. ricordati almeno di staccare la corrente dall’interruttore principale…. poi ti confesso un segreto: quando da piccolo mettevo le dita nella presa della corrente mia madre mi prendeva a sberle…..

Fonte //www.linkedin.com/company/bandi-pnrr

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Lavori di ritrutturazione

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