Bonus ristrutturazioni 2021: come funziona, quali sono le spese ammesse e i lavori detraibili al 50 per cento?
La Legge di Bilancio 2021 ha confermato la detrazione del 50 per cento, fino al limite di spesa di 96.000 euro, per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Accanto alla conferma della possibilità di optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura, sono diverse le novità da segnalare relative ai lavori ammessi al bonus ristrutturazioni 2021.
Accanto all’introduzione di nuovi bonus fiscali, tra cui quelli per la sostituzione di sanitari e rubinetti e per i sistemi di filtraggio di acqua potabile, e alle modifiche al superbonus del 110 per cento, la legge n. 178 del 30 dicembre 2020 include nelle spese ammesse al bonus ristrutturazioni 2021 anche quelle di sostituzione del gruppo elettronico.
Nelle righe che seguono ci soffermeremo in maniera approfondita su cos’è, come funziona e quali sono i lavori ammessi al bonus ristrutturazioni 2021, fruibile non solo come detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, ma anche con cessione del credito e sconto in fattura, secondo quanto previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio.
Bonus ristrutturazioni 2021, lavori ammessi, limiti e come funziona
Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale del 50 per cento riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.
Nonostante siano passati anni dalla sua introduzione, sono ancora in tanti a chiedersi come funziona.
Il bonus ristrutturazioni, prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2021, consente di accedere ad un rimborso Irpef per le spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro.
Si ricorda che in merito agli adempimenti richiesti, viene confermata anche per il 2021, per i lavori di ristrutturazione che comportano anche un risparmio energetico, l’obbligatorietà di invio della comunicazione ENEA.
Dopo le prime indicazioni è però necessario scendere nel dettaglio per capire come funziona il bonus ristrutturazioni 2021, quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio e quando spetta.
Bonus ristrutturazioni con cessione del credito e sconto in fattura nel 2021
Per i lavori effettuati nel 2020 e nel 2021, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione fiscale, il contribuente potrà scegliere di monetizzare subito il bonus Irpef riconosciuto, anche in relazione al bonus ristrutturazioni del 50 per cento.
La novità è parte del pacchetto casa del decreto Rilancio, che accanto all’avvio del bonus del 110 per cento per i “lavori trainanti” e “trainati” di riqualificazione energetica ed adeguamento antisismico, disciplina i due nuovi strumenti della cessione del credito e lo sconto in fattura.
Nel dettaglio, l’articolo 121 del decreto Rilancio prevede che la cessione del credito e lo sconto diretto da parte dell’impresa si applichino per i lavori di:
L’esercizio dell’opzione dovrà essere comunicata all’Agenzia delle Entrate mediante il software disponibile online.
Nel caso di sconto in fattura, l’impresa cessionaria del credito potrà a sua volta cederlo ad altri soggetti, istituti di credito compresi. Banche in campo anche per la cessione del credito da parte del contribuente.
Bonus ristrutturazioni 2021: elenco lavori e spese ammesse in detrazione
Analizziamo di seguito le regole generali alla base del bonus ristrutturazioni del 50 per cento.
I lavori ammessi al bonus del 50 per cento sono numerosi, ed in tal senso interviene anche la Legge di Bilancio 2021, introducendo una novità importante all’articolo 16-bis del TUIR.
La detrazione del 50 per cento spetta per:
Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni sono i seguenti:
Per il 2021, ai sensi di quanto disposto dal comma 60 articolo 1 della Legge di Bilancio 2021, la detrazione del 50 per cento spetta anche per i lavori di sostituzione del gruppo elettronico di emergenza esistente, con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
Bonus ristrutturazioni 2021: detrazione anche per la sostituzione di porte interne
Il bonus ristrutturazioni 2021 spetta anche per la sostituzione di porte interne. È stato il MEF a fornire chiarimenti in merito alla detrazione Irpef del 50 per cento per la sostituzione di porte, lavoro che molti credono erroneamente che rientri nel bonus mobili.
La spesa sostenuta per cambiare le porte in casa rientra nella manutenzione ordinaria. Ciò significa che il lavoro è automaticamente detraibile in condominio, mentre sarebbe escluso per gli edifici singoli.
C’è tuttavia una possibilità di accedere al bonus ristrutturazioni per la sostituzione delle porte anche negli edifici singoli: come chiarito dal Ministero, la detrazione del 50 per cento è riconosciuta qualora la spesa rientri in un intervento più articolato di manutenzione straordinaria.
Come stabilito dalla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 57 del 1998, la spesa sostenuta per interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) si somma al totale degli oneri detraibili qualora integrata o correlata ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta.
Per individuare quali lavori rientrano nel totale di quelli ammessi al bonus ristrutturazione, è necessario considerare il carattere assorbente della categoria di interventi “superiore” rispetto a quella “inferiore”.
In parole semplici, la spesa sostenuta per sostituire le porte interne è detraibile se si tratta di un lavoro di finitura utile per completare i restanti interventi.
Ciò sta a significare che nel caso di manutenzione straordinaria o ristrutturazione su un edificio singolo, la detrazione del 50 per cento può essere calcolata anche per le spese di sostituzione di porte interne (normalmente rientranti nella manutenzione ordinaria), se necessarie per completare il lavoro effettuato nel suo insieme.
Bonus ristrutturazioni 2021, a chi spetta? Soggetti beneficiari della detrazione Irpef del 50 per cento
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
La detrazione del 50 per cento dall’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai seguenti soggetti che sostengono le spese:
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita – compromesso – chi ha comprato l’immobile può usufruire del bonus se:
L’agevolazione fiscale sui lavori di ristrutturazione può essere richiesta anche a chi esegue lavori in proprio sull’immobile ma soltanto per le spese sostenute per l’acquisto del materiale.
Bonus ristrutturazioni 2021: come pagare?
Per pagare le fatture relative ai lavori rientranti nel bonus ristrutturazioni 2021, bisognerà utilizzare un bonifico bancario o postale parlante, all’interno del quale dovranno essere indicati i seguenti dati:
causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
codice fiscale del beneficiario della detrazione;
codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto anche se i lavori sono stati pagati con un finanziamento.
In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento) e il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.